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sabato 25 giugno 2011

JOSEPH PULITZER: "SUL GIORNALISMO"

Quello che riporto di seguito è un testo di Joseph Pulitzer del 1904, tratto da " Sul Giornalismo",
 sull'importanza e i ruoli dell'informazione, almeno ai suoi tempi. Ma in realtà le parole del famoso giornalista ed editore ungherese, fondatore del "World" e del cosiddetto "yellow journalism" , dovrebbero essere un monito anche per tutti i giornalisti della società attuale. Parole da imprimere nella memoria, le sue, e da rispettare. Solo così, forse, potremmo avere un'informazione degna di chiamarsi tale.

" Che ci piaccia o meno, ci siamo imbarcati in una rivoluzione del pensiero e dell’esistenza. Il progresso dilaga a velocità sempre maggiore, superando di gran lunga nel giro di pochi decenni il cammino compiuto di precedenti secoli e millenni…
 La stampa è l’unica a lavorare per il pubblico interesse. “L’interesse di tutti è l’interesse di nessuno”, ma questo non vale per il giornalista: esso è suo per adozione. Se non fosse per le sue attenzioni, quasi ogni riforma fallirebbe in partenza. Egli ricorda ai funzionari il loro dovere. Denuncia piani segreti di ladrocinio. Promuove ogni promettente progetto di sviluppo. Avvicina tra loro le classi e le professioni, insegna loro ad agire di concerto sulla base del senso civico comune.
La nostra Repubblica e la sua stampa progrediranno o cadranno insieme. Una stampa capace, animata da spirito civico, con un’intelligenza allenata a distinguere ciò che è giusto e ad avere il coraggio di realizzarlo, può preservare quella pubblica virtù senza la quale il governo del popolo non è che impostura e dileggio. Una stampa cinica, mercenaria, demagogica e corrotta a lungo andare renderà il popolo tanto ignobile quanto lo è essa stessa.

Il potere di plasmare il futuro della Repubblica è nelle mani dei giornalisti delle future generazioni."

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